Io galoppo tra destra e sinistra per piazzare bene le mie linee, soprattutto a nord dove sembra mi vogliano aggirare faccio piegare progressivamente la mia linea, tipo lancetta di orologio. Nel frattempo, a mia insaputa la mia cavalleria è scesa dal Devil Den ed ha iniziato a schermagliare contro il fianco nemico: se l'altra divisione avesse attaccato in quel momento probabilmente li avremmo travolti, ma invece è rimasta ferma per un tempo infinito, ha cominciato l'attacco quando la mia cavalleria, che non era certo formata da truppe di elite ed era stanca ormai era andata in rotta, per cui si è persa una buona occasione. Ancora ho il sospetto che il mio alleato non avesse una buona visuale. Fatto sta che subisco parecchie perdite, in parte recuperate quando finalmente comincia il suo attacco, prima a sud e poi a nord. Qui il nemico aveva già cominciate ad attaccarmi con direzione nord-sud e le mie truppe, formate da reggimenti del Mississippi, male armate non avrebbero retto per molto, ma il nemico viene contrattaccato sul fianco sinistro e pressato, dato che al contro non avevano nessuno. Se la partita fosse durata di più probabilmente avrebbe recuperato il punteggio e vinto.
La partita insegna quanto il tempo e l'iniziativa personale siano importanti quando si gioca al massimo realismo. Come sul vero campo di battaglia dell'epoca, pensare che il comandante possa controllare tutto e dare ordini in qualunque fase è follia: le azioni una volta cominciato lo scontro erano fuori dal controllo dal CiC che aveva influenza prima e nel controllo delle riserve.