Si tratta di un libro del genere "cultural military history" vale a dire il filone storico che analizza l'evoluzione e il modo di fare la guerra sulla base della natura della cultura del popolo e del periodo che quella guerra combatte. Si contrappone invece al "material\technological military history" che vede invece nel modo di fare la guerra una diretta risposta al fattore tecnologico e alla minaccia da affrontare. Un esempio classico per far capire meglio è quello della staffa: la teoria tecnologica afferma che la staffa all'inizio del medioevo rese più efficace la cavalleria perchè rese possibile la carica lancia in resta, questo spinse i Carolingi a introdurre la prima forma del sistema feudale anche per far fronte alla minaccia della cavalleria araba. Ne deriva che il sistema feudale sarebbe una diretta conseguenza dell'evoluzione tecnologica che portò alla staffa. Questa teoria è stata smentita dalla semplice constatazione che non c'è nessuna sequenza temporale tra introduzione della staffa, il maggior peso della cavalleria negli eserciti franchi, e l'introduzione della tattica della lancia in resta (che è quasi di due secoli posteriori all'arrivo della staffa a ovest). Il libro di Lynn analizza per ogni capitolo un periodo o un'area geografica analizzando come i metodi militari e le teorie sulla guerra che ogni popolo elabora siano strettamente correlati alla cultura di questo, e che generalizzazioni come "arte occidentale della guerra" contrapposta a quella orientale siano estremamente false, in quanto l'occidente come l'oriente hanno avuto diversi metodi e concetti bellici nella storia.
I diversi capitoli trattano dei Greci, dei Cinesi\Indiani antichi, della guerra medievale, delle tattiche durante l'ancien regime, dei Sepoy in India, delle teorie belliche dell'800, della guerra del Pacifico e infine della guerra nel Sinai del 1973