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martedì 2 settembre 2014

Failure in the Saddle: Nathan Bedford Forrest, Joe Wheeler, and the Confederate Cavalry in the Chickamauga Campaign

Failure in the Saddle di David A. Powell è l'impietosa descrizione della cattiva performance della cavalleria confederata durante la campagna che porterà alla battaglia di Chickamauga. L'autore descrive le azioni dei comandanti dei due corpi di cavalleria confederati, Forrest e Wheeler, e dei loro sottoposti.

Anche se sembrerà strano, data la fama di Forrest, quest'ultimo mancava dell'esperienza teorica per gestire la cavalleria nei classici ruoli di copertura e ricognizione necessari quando agiva come forza di supporto alla fanteria ed inoltre non era tagliato per comandi così grossi come quello di corpo, che richiedono di delegare e non di gestire in prima persona.

Joe Wheeler ne esce anche peggio: passivo e svogliato, la sua performance fu deprimente.

Un  libro interessante per l'analisi di come agiva la cavalleria durante la guerra civile.


domenica 16 febbraio 2014

Consiglio letterario: i quattro volumi di Gordon Rhea sulla Overland Campaign

Sto leggendo i quattro libri (un quinto deve ancora uscire) di Gordon Rhea sulla Overland Campaign (la campagna di Grant in Virginia del 1864 che portò all'inizio dell'assedio di Petersburg). Ogni volume si compone della quattro battaglie chiave (Wilderness, Spotsylvania, North Anna River e Cold Harbor) e delle azioni nel mezzo tra le due. Sono in tutto e per tutto ottimi libri di storia militare vecchio stile, molto dettagliati ma anche con lo stile fluido della narrativa. Forse qualche mappa in più ci stava bene, ma comunque quelle presenti fanno bene il loro lavoro. Insomma li suggerisco senz'altro a chi volesse approfondire l'argomento.


domenica 15 dicembre 2013

Recensione libro: America's Civil War: The Operational Battlefield, 1861-1863

Visto che siamo in tema di guerra civile americana, ho letto di recente questo libro America's Civil War: The Operational Battlefield, 1861-1863 di Brian Holden Reid. L'autore è inglese ed è un'esperto di teoria militare, quindi ne fa un giudice piuttosto neutro sugli eventi americani di meta '800. Il libro è la prima parte di una coppia (il secondo sul 1864-65 deve ancora uscire), ed è incentrato non solo sulla parte strategica, operazionale e tattica ma anche sugli eventi politici connessi alle operazioni militari (come l'acceso dibattito se fosse lecito vivere "sul territorio" o sequestrare gli schiavi nelle zone conquistate). Ne esce un quadro bene diverso da quello che qualcuno che ha letto il libro di Luraghi si potrebbe aspettare. Al di là delle pecche o pregi dei singoli generali (la maggior parte di loro non ne esce bene, soprattutto tra i sudisti, più impegnati a salvaguardare il proprio onore di fronte ai colleghi che a vincere la guerra) emergono chiaramente le pecche strategiche e organizzative di entrambi gli eserciti, incentrati sul modello dell'US Army anteguerra, soprattutto la mancanza di uno stato maggiore funzionante ai livelli superiori alla brigata, che si traduceva in mancanza di coordinazione sul campo soprattutto in attacco, che portava a fallimenti anche in situazioni di vantaggio o all'incapacità di sfruttare operativamente i vantaggi tattici: questo fatto e non le armi da fuoco potenziate impedirono le vittorie decisive stile napoleonico di un esercito sull'altro. Direi che la parte imperdibile del libro sono appunto le descrizioni operazionali delle campagne e i giudizi severi ma giusti sulle performance dei generali (leggendo la descrizione di Chickamauga non si può fare a mano di ridere della figura di Polk, un vero coglione, e non quella specie di martire descritto da Luraghi).

Comunque non vedo l'ora che esca il secondo volume.



martedì 26 novembre 2013

Libro: Frederick the Great: A Military History

Letto questo libro davvero interessante; ovviamente è incentrato sulla carriera militare di Federico II di Prussia, ma non si tratta delle solite apologie tanto care agli storici italiani, anzi. Ne esce la figura di un uomo che alternava momenti di grandissima baldanza a fasi depressive gravissime dopo le sconfitte, con malattie che sanno molto di psicosomatico. Si parla anche della tattica, ma appare evidente alla fine del libro che il "vecchio Fritz", pose le basi stesse della sconfitta di Jena nell'esercito prussiano come esperienza delle sue stesse carenze durante la guerra dei Sette Anni, in cui subì più sconfitte che vittorie anche a causa dell'idea che la baionetta fosse l'arma decisiva. Davvero da leggere.


venerdì 27 settembre 2013

Napoleon and the World War of 1813: Lessons in Coalition Warfighting recensione

Ho avuto modo di leggere recentemente "Napoleon and the World War of 1813: Lessons in Coalition Warfighting" di Jonathan P. Riley. Il libro tratta, abbastanza in dettaglio i vari fronti di guerra dell'anno 1813 (Europa Centrale, Spagna e Mediterraneo, Nord America) in un'ottica politico-militare; per cui, anche se le operazioni militari sono abbastanza dettagliate è il loro impatto sull'azione politica e le difficoltà di una guerra di coalizione (il difficile rapporto tra gli alleati nell'Europa Centrale, tra Wellington e Spagnoli e Portoghesi, tra americani,canadesi, indiani e inglesi i nord-america) ad avere la parte del leone. Da questo punto di vista il libro è ben bilanciato senza essere un mattone: esce evidente che Napoleone si è scavato la fossa politicamente molto prima di Lipsia, mentre Wellington era anche un accorto politico oltre ad essere un abile tattico.

Insomma un libro che vale la pena di leggere se si vuole andare oltre la semplice histoire de bataille.



domenica 30 giugno 2013

Qualche libro per Kindle da Amazon

Ho visto oggi che si Kindle è disponibile il quarto volume dei Waterloo Archives, una serie di volumi che raccoglie le testimonianze dei partecipanti inglesi e tedeschi (Hannoveriani e truppe di Nassau) della battaglia. Il fatto che sia uscito il quarto volume indica che presto usciranno anche i primi tre:



Ho preso anche Decision in the Ukraine: German Panzer Operations on the Eastern Front, Summer 1943; bel libro sulle operazioni del tardo 1943 nel sud del fronte orientale



Infine sempre su Waterloo è uscito su Kindle anche il libro di Barbero.


lunedì 3 giugno 2013

Kirov

Chi ha giocato ad Harpoon non può non conoscere la Kirov, la caposerie dell'omonima classe di incrociatori da battaglia sovietici. Il termine incrociatore da battaglia all'inizio secolo si riferiva a navi con le stesso armamento della corazzate ma con meno protezione e più velocità (ad esempio la famosa Hood, affondata dalla Bismarck). Il termine venne usato per questa classe in quanto nonostante fossero incrociatori, avevano un armamento impressionante, anche nucleare, e quindi erano considerate della capital ship. In realtà non era ben chiaro che compito dovessero avere in un'ipotetica guerra. Hackett nel sua libro di fantasia sulla terza guerra mondiale ipotizza un loro ruolo come navi corsare, ma sembra un po' forzoso.

Tutto 'sto popo di introduzione per segnalare questa serie di romanzi (purtroppo solo in inglese) fantastorici. La serie si chiama appunto Kirov ed è sulla falsa riga del film anni '70 "The Final Countdown" dove la portaerei Nimitz torna indietro nel tempo giusto poco tempo prima dell'attacco a Pearl Harbor, con il potenziale per cambiare la storia. Ebbene in questa serie è la Kirov ha tornare indietro; ecco la intro su Amazon:

The battlecruiser Kirov, is the most powerful surface combatant that ever put to sea. Built from the bones of all four prior Kirov Class battlecruisers, she is updated with Russia’s most lethal weapons, given back her old name, and commissioned in the year 2020. A year later, with tensions rising to the breaking point between Russia and the West, Kirov is completing her final missile trials in the Arctic Sea when a strange accident transports her to another time. With power no ship in the world can match, much less comprehend, she must decide the fate of nations in the most titanic conflict the world has ever seen—WWII.

The novel is an intensely focused naval saga, where the crew of the lost Russian battlecruiser must struggle to understand what has happened to them, and then make a choice that could be decisive in the outcome of the war—who’s side are they on? A conflict between senior officers on the ship heightens the tension, and the course of all future history rides in the balance!

At this crucial time, Kirov finds herself just days and miles away from a secret summit at sea between Churchill and Roosevelt. On August 9, 1941, the two great leaders meet to plan cooperation in the war and lay down the Atlantic Charter, which decides the framework of post war power in the world and becomes the basis for the new United Nations and NATO.

With the hindsight of history as their guide, Kirov races south toward the secret meeting place at Argentia Bay in Newfoundland. Even as she cruises for the Denmark strait, both Roosevelt and Churchill prepare to embark for the sea journey as well. The Royal Navy soon discovers what they believe to be a fearsome new German raider in the Norwegian Sea, and they join with America’s Atlantic Fleet to bar the way and hunt down the most formidable surface action ship in the world.

Kirov is a compelling and deeply satisfying read by a master story teller. naval battles rage throughout the novel, and If you are a fan of naval fiction you will not be disappointed by this book. Written in a style that rivals some of the very best authors in the genre, C. S. Forester could not have done it any better!


Vedo che su Amazon ci sono parecchi romanzi nella serie, purtroppo ora non ho tempo per leggerli, ma magari più avanti ci farò un pensiero.




lunedì 31 dicembre 2012

Storia militare della Guerra del Vespro

Si tratta di un'opera divulgativa di Giovanni Amatuccio che espone la storia delle azioni militari della guerra tra Aragonesi e Angioni dal 1282 al 1302. Si tratta di una guerra poco conosciuta (di solito a scuola ci insegnano che i siciliani si rivoltarono arrivarono gli aragonesi e cacciarono gli angioini e basta), ma in realtà vide scontri non solo in Sicilia, ma soprattutto in Calabria e Campania, con azioni militari a Malta e Catalogna.  Il libro è appunto divulgativo e quindi non pesante, ma allo stesso tempo completo e accurato. La versione Kindle costa circa 7 euro e per uno dei rari libri di storia militare in Italiano ne vale la pena.


mercoledì 5 dicembre 2012

Nuovi suggerimenti da Amazon

Ricevuti da Amazon questi suggerimenti per il formato kindle:


Un romanzo ucronico ambientato nell'Italia del secondo dopoguerra.
È il 1 Maggio 1950 e i sovietici, partendo dalle basi in Veneto e Friuli, oltrepassano il Po scatenando una nuova guerra. In un mondo diverso ma per certi versi simile a quello in cui viviamo, il secondo conflitto mondiale ha portato alla spartizione dell’Italia: al nord dominano la Repubblica Democratica guidata da Togliatti e Nenni, al sud il Regno di Umberto II vive una seconda giovinezza grazie all’aiuto degli americani. Su tutto questo incombe l’ombra minacciosa di un conflitto devastante tra le due superpotenze che potrebbe trasformare l’Italia in un campo di battaglia e quella più sottile, ma non meno pericolosa, del ritorno del fascismo con tutte le sue tragiche conseguenze.



Le storie di quei soldati italiani che esiliati in Sudafrica ritrovarono la dignità nel campo sperduto di Zonderwater. Una storia dimenticata della seconda guerra mondiale.



Il confine orientale può essere considerato come uno spazio in cui per secoli si sono intrecciate e sovrapposte molteplici frontiere, di natura politica, culturale, religiosa e infine nazionale. Un luogo non solo fisico, in quanto parte dell’Adriatico e in sostanza limine fra la penisola italiana e quella balcanica, ma anche cesura tra l’Europa occidentale e quella orientale in senso generico. Proprio in quanto superficie di rottura, il confine orientale rimane certamente un nodo caratteristico nella storia d’Italia. Collocato geograficamente dalle sponde del fiume Isonzo alla displuviale alpina orientale, racchiude il Carso (triestino e goriziano) e la penisola istriana sino a Fiume e al litorale dalmata con i suoi arcipelaghi di isole fino a Cattaro.

In esatta sintonia con i numerosi contrasti confinari avvenuti in Europa fra la seconda metà del XIX secolo e la prima del XX, la storia del confine orientale italiano perdura come tentativo emblematico di fissare all’interno di una regione multiforme ed eterogenea per vicende e popoli una frontiera egemonica. Limite mutevole perché sempre fissato su termini ideologici e proprio per questo di perpetua ardua demarcazione.

Nel più generale panorama storiografico sulla questione, il volume intende porsi quale strumento accessibile anche a un pubblico non specialistico interessato alle tematiche istriano-dalmate. Dalla pace di Campoformio ai fermenti irredentisti di fine Ottocento, dalle rivendicazioni seguite alla Grande guerra sino alla politica fascista e all’esodo giuliano, il saggio approfondisce lo scenario diplomatico internazionale con le sue implicazioni - prima e dopo - la Seconda guerra mondiale per seguire (grazie a una ricca messe di riferimenti bibliografici italiani e stranieri) l’evolversi delle contese per la definizione confinaria. L’autore considera i molti aspetti endogeni ed esogeni in costante azione nell’area considerata, giungendo all’epoca più recente, dopo la crisi della Jugoslavia, ed esaminando i rapporti con l’Unione europea, la cooperazione interstatale e la politica culturale in atto fra Italia, Slovenia e Croazia.



Prosecuzione ideale di Stalingrado, quest'opera racconta un altro assedio: la battaglia casa per casa con la quale l'Armata Rossa conquistò Berlino nel maggio del 1945, ponendo fine alla guerra in Europa. Il racconto, corredato da un ricco apparato illustrativo e cartografico, non si limita all'epilogo, ma abbraccia per intero gli ultimi mesi del conflitto, decisivi e atroci: l'avanzata sovietica e la resistenza accanita delle forze tedesche; la tragedia dei profughi della Prussia orientale; la vendetta dei sovietici in risposta alle atrocità commesse dai nazisti quando occupavano buona parte della Russia; il delirio di Hitler nel bunker in attesa di un miracolo che rovesciasse all'improvviso le sorti della guerra; la rivalità fra gli Alleati; i suicidi e le fughe misteriose dei gerarchi nazisti. Questa tragica vicenda viene rivista alla luce dei nuovi documenti emersi dagli archivi (soprattutto russi, ma anche tedeschi, americani, inglesi francesi e svedesi) e delle molte interviste con i soldati e i civili di entrambi i fronti. Grazie alle sue straordinarie doti di narratore, Antony Beevor riesce a ricostruire gli atti, i pensieri, le scelte dei capi politici e militari e la vita quotidiana, l'odio e il terrore, gli stupri, la violenza disumana e la follia della guerra.





La minuziosa cronaca dell'esperienza di guerra di un soldato del Regio Esercito, che nel corso del primo conflitto mondiale riportò quotidianamente gli eventi ai quali assistette in prima persona. Documento di notevole intensità drammatica.




Dal 1940 al 1943 le acque dell'Atlantico furono il teatro di una delle battaglie più lunghe e sanguinose della Seconda guerra mondiale, che vide scontrarsi gli U-boote tedeschi con la flotta e l'aviazione alleate...

mercoledì 14 novembre 2012

Segnalazione letteraria da Amazon Battaglia per l'Italia

Mi è arrivata la segnalazione di Amazon su questo romanzo ucronico a sfondo di fanta-politica, fantaguerra.


Battaglia per l'Italia


Un romanzo ucronico ambientato nell'Italia del secondo dopoguerra.
È il 1 Maggio 1950 e i sovietici, partendo dalle basi in Veneto e Friuli, oltrepassano il Po scatenando una nuova guerra. In un mondo diverso ma per certi versi simile a quello in cui viviamo, il secondo conflitto mondiale ha portato alla spartizione dell’Italia: al nord dominano la Repubblica Democratica guidata da Togliatti e Nenni, al sud il Regno di Umberto II vive una seconda giovinezza grazie all’aiuto degli americani. Su tutto questo incombe l’ombra minacciosa di un conflitto devastante tra le due superpotenze che potrebbe trasformare l’Italia in un campo di battaglia e quella più sottile, ma non meno pericolosa, del ritorno del fascismo con tutte le sue tragiche conseguenze.






venerdì 2 novembre 2012

Recensione: Architect of Soviet Victory in World War II: The Life and Theories of G.S. Isserson

Ho appena finito di leggere questo libro: tratta della vita e delle opere di uno dei maggiori e meno conosciuti teorici sovietici dell'arte operativa delle guerra (operazioni in profondità come venivano chiamate): G.S. Isserson. Molti associano le teorie dell'arte operativa al solo Tuchačevskij e a Trjandafilov, ma Isserson fu uno dei più prolifici teorici ante-WWII in URSS. Il libro traccia sia la sua vita sia le sue teorie: ne esce il quadro di un uomo di genio, teorico ma non pratico, dal carattere di merda e dalla pochissima empatia per il prossimo. Il periodo di Gulag di 15 anni, gli impedì di combattere la Grande Guerra Patriottica e lo relegò nel quasi anonimato dopo la morte, avvenuta nel 1976.

Libro interessantissimo per chi è interessato alla teoria militare.