Dal video strategico qui sotto potete vedere i movimenti strategici; ho mandato Berthier sulla collina a nord dell'obbiettivo per tenere d'occhio quella direzione, Flavia sull'obbiettivo e la mia divisione a sud a coprire il retro di Flavia, in modo da poter raggiungere entrambi per ogni evenienza. Il ragionamento era: se arrivano da S-Ovest mi muovo ad intercettarli, in modo da fermarli molto prima dell'obbiettivo, se arrivano da N-Ovest ci pensa Berthier, se arrivano da Ovest Flavia li puoi arrestare il tempo sufficiente per permetterci di raggiungerlo.
Dopo un tempo interminabile: finalmente Flavia ci segnala truppe nemiche a ovest ma che sembrano arrestarsi, invece poi si accorge che l'altro corpo nemico, coperto dal Little Round Top sta marciando da S-ovest contro il suo fianco. Mi manda la segnalazione e prontamente con colpo d'occhio occupa prima dell'avversario una collinetta sul suo fianco con una brigata. Io segnalo a Berthier i fatti e gli dico di marciare su W. Patterson, che suppongo sia il punto di giunzione con Flavia in quel momento, e muovo la mia divisione sulla collinetta dove Flavia è pressato. Arrivo in tempo per dargli supporto, ma come potete vedere dal video il nostro centro, dove c'era l'obbiettivo, era poco difeso di fronte ad un intero corpo nordista. L'avversario però si è dimostrato timoroso in qualche modo rispetto ad un attacco sul fianco (notate le forze che teneva a copertura a nord), solo dopo non aver visto nulla si è mosso verso il centro, ma a quel punto Berthier è arrivato, prendendolo sul fianco.
Deve averci messo un po' a realizzare cosa stava arrivando, probabilmente perchè stava comandando verso il centro, ma quando se ne è reso conto è ripiegato in fretta sulla sua posizione terminando il suo attacco. La manovra sembra aver avuto un impatto psicologico sproporzionato, perchè probabilmente ha scambiato la manovra aggressiva di Berthier sul suo fianco per l'attacco di una forza superiore e ha tenuto ferme per tutta la partita due brigate fresche e non si è reso conto del buco che si era creato tra le nostre forze e la divisione di Berthier. Sul momento non l'ho capito, infatti tempestavo Berthier di messaggi per spingerlo a ripiegare verso di noi (anche se parecchi sono stati intercettati), poi alla fine ho intuito che in qualche modo era in sudditanza psicologica e quindi ho chiesto a Berthier di continuare la manovra se non riusciva a sganciarsi.
Sull'altro fianco abbiamo difeso la collinetta per parecchio e ho piazzato una brigata e batterie nel punto di difesa della casetta. Dopo un po' però la collina è andata persa, ma siamo riusciti a riorganizzare una linea tra l'obbiettivo e la casa e i cannoni a canister hanno infranto tutti i tentativi di attacco della truppe stanche del corpo di S-ovest.
Alla fine abbiamo conservato la zona dell'obbiettivo anche se non con tutte le forze previste e ce la siamo cavata anche per una serie di fattori fortunati, ma anche questo fa parte della guerra :).
Parlando seriamente, casi come questo ti fanno capire come i fattori umani e le percezioni influenzino i comandanti sul campo di battaglia e il perchè di certi madornali errori di valutazione, che letti a posteriori sembrano incredibili.
Qui sotto il video dal mio punto di vista.
Qui il mio resoconto.
RispondiEliminahttp://www.realtimestrategy.it/viewtopic.php?p=116773#p116773.
Era troppo lungo per inserirlo qui.