Ho fatto le prime due missioni single della campagna tedesca di Fortress Italy; sono andate bene direi visto che ho costretto entrambe le volte l'avversario ad arrendersi (la seconda però l'ho giocata due volte perchè la prima volta le cose non sono andate bene). Francamente non mi trovo bene in realtime quando ci sono tanti mezzi per cui cerco di muovere meno roba possibile. Nella seconda missione la fanteria ha sofferto parecchio e alla fine la faccenda l'hanno risolta i carri usati per il supporto diretto e per un attacco rapido su per la collina.
Blog dedicato alla Storia della Guerra. Sono trattati temi e recensiti libri di storia militare, ma si parla anche di wargames e videogames bellici, oltre che di film e telefilm a tema bellico, così come di documentari sul tema.
nuovo
venerdì 10 agosto 2012
Prime due missioni della campagna tedesca di Fortress Italy
Ho fatto le prime due missioni single della campagna tedesca di Fortress Italy; sono andate bene direi visto che ho costretto entrambe le volte l'avversario ad arrendersi (la seconda però l'ho giocata due volte perchè la prima volta le cose non sono andate bene). Francamente non mi trovo bene in realtime quando ci sono tanti mezzi per cui cerco di muovere meno roba possibile. Nella seconda missione la fanteria ha sofferto parecchio e alla fine la faccenda l'hanno risolta i carri usati per il supporto diretto e per un attacco rapido su per la collina.
Carrier Command video sulla gestione della portaerei
Questo nuovo video di Carrier Command Gaea Mission spiega come viene gestita la portaerei e i suoi mezzi. Come potete vedere si può gestire direttamente tutto, dai mezzi aerei fino ai singoli soldati. Francamente non so ancora dare un parere su questo gioco.
Call of Duty: Modern Warfare 3 - Chaos Pack Trailer
Nuova DLC per Call of Duty Modern Warfare 3; penso che Chaos sia appunto un nome che s'addice, mai visto un tale casino. Sembra più di giocare a Quake
giovedì 9 agosto 2012
Stronghold Kingdoms Online segnalazione
Segnalo questo invito di un utente su Strategy Games Italia che cerca giocatori per Stronghold Kingdoms Online, se qualcuno è interessato:
http://www.strategygamesitalia.eu/rpg-e-mmo/stronghold-kingdoms-online-t8609.html
Ha postato anche un trailer di questo MMO strategico\gestionale
http://www.strategygamesitalia.eu/rpg-e-mmo/stronghold-kingdoms-online-t8609.html
Ha postato anche un trailer di questo MMO strategico\gestionale
Mod grafico per The Operational Art of War III
Segnalo questo mod grafico per The Operational Art of War III su Netwargaming Italia by JMass:
http://www.netwargamingitalia.net/forum/showthread.php?310-TOAW-3-e-COW-Mod-Grafico-by-JMass-Files-e-immagini-di-anteprima
http://www.netwargamingitalia.net/forum/showthread.php?310-TOAW-3-e-COW-Mod-Grafico-by-JMass-Files-e-immagini-di-anteprima
Due nuove turni con Guns of August
Prosegue la mia partita a Guns of August; Belgio e Serbia sono caduti e ho invaso il nord della Francia e sono anche avanzato in Lorena, ora però sono al limite dei miei punti attivazione ad ovest mentre devo far qualcosa per cacciare i Russi ad est. E' importante spendere punti trincea una volta che ci si è fermati perchè danno un vantaggio difensivo notevole e aiutano contro l'artiglieria, anche l'aviazione è di notevole aiuto, non solo permette di scoprire le zone nemiche durante la fase di attivazione HQ, ma aumenta anche l'efficacia dell'artiglieria, quindi è importante avere il vantaggio aereo dove il nemico è più tosto. La mia flotta è tornata nei porti per il refit e da adesso mi limiterò a tenerla nel Baltico, dove posso tenere due trasporti per avere rifornimenti aggiuntivi.
Per la fase diplomatica per la Germania sono importanti due cose, tenere l'Italia il più a lungo possibile fuori dalla guerra e far entrare alla svelta la Bulgaria in guerra. La prima non c'è bisogno che la spieghi, la seconda, una volta finita la guerra permette di trasferire le risorse minerarie turche in Germania, il che da una bella botta alla produzione.
Per la fase diplomatica per la Germania sono importanti due cose, tenere l'Italia il più a lungo possibile fuori dalla guerra e far entrare alla svelta la Bulgaria in guerra. La prima non c'è bisogno che la spieghi, la seconda, una volta finita la guerra permette di trasferire le risorse minerarie turche in Germania, il che da una bella botta alla produzione.
La mappa di Marengo a NTWIII
Stavolta posto il video di una parte del replay fatto da una battaglia a NTWIII con la battaglia storica di Marengo
Pur essendo lo stesso mod, le battaglie storiche si differenziano perchè vengono usati i rinforzi (certe truppe non possono muoversi se non dopo tot.minuti) e vengono usati i punti strategici, vale a dire zone che devono essere occupate o oltrepassate per poi poter conquistare la linea di operazioni avversaria e vincere la partita. Bisogna avere almeno metà dei punti strategici per poter puntare alla linea di operazioni nemica.
Su come installare e giocare Napoleon Total War 3 vi rimando ad un mio precedente post: http://warforgame.blogspot.it/2012/06/come-installare-ntw3.html e http://warforgame.blogspot.com/2012/06/se-volete-giocare-ntw3.html
Pur essendo lo stesso mod, le battaglie storiche si differenziano perchè vengono usati i rinforzi (certe truppe non possono muoversi se non dopo tot.minuti) e vengono usati i punti strategici, vale a dire zone che devono essere occupate o oltrepassate per poi poter conquistare la linea di operazioni avversaria e vincere la partita. Bisogna avere almeno metà dei punti strategici per poter puntare alla linea di operazioni nemica.
Su come installare e giocare Napoleon Total War 3 vi rimando ad un mio precedente post: http://warforgame.blogspot.it/2012/06/come-installare-ntw3.html e http://warforgame.blogspot.com/2012/06/se-volete-giocare-ntw3.html
Combat Mission: Fortress Italy video review
Altra video review di Jaguarusf per 8 outof8 stavolta di Fortress Italy
Review di Hannibal Rome and Carthage
Su la Gazette du Wargamer c'è una review/test di Hannibal Rome and Carthage il gioco Matrix Games.
http://www.wargamer.fr/test-de-hannibal-rome-and-carthage/
http://www.wargamer.fr/test-de-hannibal-rome-and-carthage/
mercoledì 8 agosto 2012
Parlo un po' di Storm of Spears
Ho finito il primo libro di quelli che avevo preso settimana scorsa alla Libreria Militare: http://warforgame.blogspot.it/2012/07/oggi-alla-libreria-militare-di-milano.html .
Storm of Spears è un libro di un accademico molto giovane (Australiano o Neozelandese non ricordo) ed è molto interessante anche se non esente da critiche specialmente nella seconda parte. Per chi non è addentro alla tematica illustro un po' l'argomento: la battaglia oplitica. Opliti erano chiamati i fanti delle città-stato greche, probabilmente tutti almeno una volta hanno visto le rappresentazioni del classico guerriero con scudo rotondo, lancia, elmo e armatura di bronzo: hoplon era appunto il termine che indicava l'equipaggiamento e aspis indicava la sua parte più importante, il grande scudo rotondo. Gli opliti combattevano schierati in falange, attenzione non la falange macedone che qualcuno si ricorderà dal film di Stone su Alessandro Magno, ma una formazione lineare, profonda spesso otto ranghi. Ebbene proprio la natura del combattimento tra falangi è stata negli ultimi anni oggetto di notevoli dispute tra due fazioni (a seguito del successo del libro di V.Hanson, Hoplites: The Classical Greek Battle Experience, in italiano L'arte occidentale della guerra. Descrizione di una battaglia nella Grecia classica ) di studiosi: da una parte ci sono gli Ortodossi, dall'altra i cosi detti Eretici.
Gli ortodossi affermano che lo scontro tra falangi avveniva attraverso un impatto a tutta velocità tra i soldati, che arrivati ad una data distanza (più tardi si iniziava meglio era perchè si manteneva una formazione più compatta) iniziavano una corsa brutale contro i nemici con la lancia in posizione abbassata; dopo il primo violento scontro, le formazioni si ricompattavano e comprimevano e le lance ancora integre venivano portate in posizione sovraspalla per poi passare ad uno gigantesco scontro di spinte collettive con gli scudi tipo rugby scrum, l'othismos fino a quando una delle due non cedeva e veniva messa in rotta.
Gli eretici affermano che il termine spinta nei testi greci è figurativo non fisico e che nessun testo greco o immagine pittorica descrive l'othismos . Lo scontro in realtà doveva essere più aperto con frequenti separazioni tra i combattenti che non potevano reggere più di pochi minuti di combattimento corpo a corpo prima di rifiatare. Una pressione di massa sulle file iniziali le avrebbe schiacciate ne sarebbero riusciti a muovere alcun che.
Il mio parere sta più con gli eretici per motivi essenzialmente fisici descritti e perchè gli ortodossi basano le loro prove solo sulla terminologia il che mi pare davvero poco.
L'autore di Storm of Spears si piazza in una posizione a metà strada. La prima parte del libro fa un'analisi approfondita delle caratteristiche dell'armamento oplitico e di come e quanto poteva essere usato in battaglia, usando a suo supporto anche prove fisiche con reenactors per fare valutazione meccaniche e fisiologiche. In questa prima parte da delle conclusioni interessanti: arguisce che l'arma con posizione sovraspalla che si vede nelle raffigurazioni non rappresenta la lancia oplitica ma un giavellotto, si tratterebbe quindi di raffigurazioni di posizione belliche relativi a combattimenti dell'epos o comunque non all'interno della falange. L'unica posizione usabile nella falange con la lancia era quella sottobraccio (ne identifica due tipi). Tratta anche di come doveva essere la posizione del corpo dell'oplita in combattimento, di come era posizionato lo scudo, della durata dello scontro medio. La prima parte del libro è la più convincente.
Nella seconda parte tratta della falange in se, alla luce delle sue conclusioni nella prima parte; anzitutto esprime il suo convincimento che le classiche tre formazioni tradizionalmente associate con la falange macedone (formazioni aperta, normale e a muro di scudi) fossero già presenti nella falange oplitica e la superiorità delle spartani risiedesse proprio nella loro capacità, a seguito dell'addestramento, a muoversi al passo mantenendo il muro di scudi, mentre gli opliti delle altre città, non addestrati attaccavano di corsa in formazione larga\normale. Ovviamente una maggiore concentrazione di uomini e la protezione che garantiva il muro di scudi, dava una superiorità morale e fisica gli spartani. L'idea è molto interessante a conferma che l'autore ha delle ottime intuizioni
Poi esprime la sua idea che l'othismos come pressione di massa fosse fisicamente impossibile: mentre nella maggior parte dei casi si tratta appunto di un uso figurativo del termine, in altri casi (casi dove, fa notare l'autore, non è citato l'uso della formazione a muro di scudi da parte di uno dei combattenti) l'uso descrive uno scontro fisico, ma non nel senso che gli danno gli ortodossi, bensì una pressione iniziale dovuta alla corsa rapida dell'opliti che si schiantavano uno contro l'altro e che comprimeva inizialmente la falange. Se, dopo lo scontro iniziale, nessuno aveva ancora la meglio, allora le linee di allargavano gradualmente tornando ad uno scontro a portata di lancia.
Questa per sommi capi (il libro è sicuramente più interessante e meglio esposto di così) è la teoria del libro. La parte più critica è appunto quest'ultima dell'othismos percepito in questo senso: più che una teoria sembra un modo di dar ragione a tutti; nonostante l'autore pensi fisicamente impossibile una pressione di massa, trova però realistico uno schianto di massa, perchè gli opliti in corsa non si potevano fermare per l'impeto e perchè altrimenti i compagni dietro gli sarebbero andati addosso. La cosa pare poco credibile, non stiamo parlando di rinoceronti ma di uomini che corrono verso uno scontro brutale, spesso e volentieri una delle due falangi si sfaldava prima del contatto, e ciò significa che gli opliti non solo potevano fermarsi ma anche scappare senza tema di venire travolti. L'effetto poi di sette file si schiantano una sopra l'altra doveva essere tutto meno che salutare. Infine nei testi l'othismos è spesso l'ultima fase dello scontro, dopo le lance e non il contrario. Insomma questa parte lascia comunque tutti gli interrogativi aperti.
Il libro è comunque ottimo e vale la pena di leggerlo se ve la cavate con l'inglese.
Etichette:
falange,
hanson,
Hoplites: The Classical Greek Battle Experience,
L'arte occidentale della guerra,
libreria militare,
opliti,
othismos,
recensione,
Storm of Spears
Iscriviti a:
Post (Atom)